Logo  Parco Archeologico Naxos Taormina
 
Parco Archeologico Naxos Taormina
 
  • Traduzione by Google Translate

  • L’Agora e il Porto

    Le scoperte del 2006 effettuate nella quarta corsia dell’arsenale navale hanno dimostrato che essa era anche l’ultima corsia dell’edificio e che un altro importante complesso pubblico era limitrofo e contiguo. Quest’ultimo complesso può essere identificato con l’agora a causa del precedente ritrovamento di un altare, e soprattutto a causa del raffinato muro di terrazzamento scoperto a poca distanza del muro perimetrale sud dell’arsenale navale, muro che fornisce la possibilità concreta di una agora contigua, posta su un livello più alto.

    Questa evidenza e i risultati di una ricognizione topografica puntano tutti nella stessa direzione: l’agora era allocata sul fronte settentrionale della città, aperta verso il porto e parzialmente situata sulla terrazza che sovrasta il complesso dei neoria, le cui corsie si dispongono parallelamente ad essa. I dati geomorfologici ricavati dai neoria concordano con tale ipotesi. Essi mostrano che nell’antichità la linea di costa era arretrata almeno di 160 m e che il livello relativo del mare era di 2 m più alto.

    Così l’agora a Naxos delimitava il porto militare e i suoi neoria. Il ritrovamento di quattro ostraka nella corsia 1 dell’arsenale navale possono essere la prova della vicinanza dello spazio dell’agora nonché la prima attestazione della pratica democratica dell’ ostracismo a Naxos.

    Anche a Corcyra il porto militare (nel porto di Alkinoos) si sviluppa in contiguità con l’agora. Tuttavia, l’esempio più chiaro del legame tra agora e porto militare è stato scoperto a Thasos.

    Ma mentre a Thasos la linea di separazione tra i due complessi è poco chiara, a Naxos la differenza di altitudine tra neoria e agora pone quest’ultima in posizione dominante rispetto ai neoria.

    La diversità di livello, enfatizzata dal muro di terrazzamento, avrebbe così offerto un eccellente linea di confine visuale tra due importanti zone della città, quella militare e quella civile.

    Si deve ancora definire il sistema difensivo approntato per neoria e i limiti del porto militare. Una soluzione al problema è fornita dalla scoperta di porzione di proteichisma a 25 m a nord del muro 1 dei neoria, che restituisce un utile indicazione del limite del bacino portuale su questo versante, e naturalmente della città.

    Forse il porto commerciale si estendeva a nord di questo muro, al di fuori delle fortificazioni. Forse, invece, come crede D. Blackman, il porto commerciale ricadeva all’interno delle fortificazioni, nel bacino al di sotto dell’area dell’agora, ora occupata dal Castello di Schisò. D’atra parte nessuna struttura che indichi il limite sud del bacino portuale è stata scoperta e la il circuito delle fortificazioni su questo versante è mal conservato.

    Tornando all’area dell’agora, essa è limitata a nord dai neoria; nell’angolo sud-ovest da case private disposte lungo lo stenopos 6. Sul versante sud-orientale la funzione dell’area cambia nell’impianto della nuova città di età classica: nel periodo arcaico la funzione dell’area è domestica (Casa a pastas), nel V secolo è pubblica, con il Tempietto E che definisce l’angolo sud-est dell’agora. Il cambiamento è ben spiegabile sia con un nuova collocazione dell’agora nel V secolo a.C., sia con l’allargamento dell’agora di età arcaica.

    Così nel V secolo a.C. l’agora avrebbe occupato il settore nord-orientale della città e non l’area centrale come sarebbe stato normale in un impianto urbano regolare a griglia, quale quello di Naxos. E tale posizione è proposta da D. Mertens anche sulla scorta della comparazione con gli impianti urbani di Napoli e di Agrigento.

    Di fatto, nella sua configurazione generale, l’agora di Naxos somiglia piuttosto all’agora arcaica di Megara Hyblaea, specialmente per le strade che direttamente si immettono sull’agora lungo il lato meridionale.

    Il suo inaspettato layout all’interno di un piano a griglia e la sua posizione marginale possono indicare, come già suggerito, la preesistenza dello spazio pubblico in questo settore della città, ma anche rimarcare l’identità marittima di Naxos.

    Sotto l’aspetto del paesaggio antico, l’agora e i vicini neoria devono aver formato uno scenario straordinario e d’effetto, dominato dall’acropoli e amplificato da livello relativamente più basso sul quale si estendeva la città, prima dell’innalzamento della terra dovuto al fenomeno del bradisismo che interessa le coste dello Stretto di Sicilia. Questo devono aver visto coloro che giungevano dal mare, una vista con cui la città volle presentarsi.

    E occorre non dimenticare che questa è la città che protesse l’altare di Apollo Achegetes, sito sacro – e, secondo l’ipotesi di I. Malkin, centro di un network – per tutti i greci di Sicilia.

    Top