Laboratorio didattico sul libro "Matteo e i pupi siciliani"
Cosa ci fa il Drago Pilùsu fra gli scavi di Naxos, prima colonia dei greci in Sicilia?
Lo scopriremo domenica 26 maggio, con il laboratorio didattico dedicato al libro “Matteo e i pupi siciliani” (Algra Editore), scritto da Pina Spinella e Giovannina Russo e con le bellissime illustrazioni di Geraldine de Leòn. Un progetto di Civita Sicilia, in collaborazione con il Parco archeologico Naxos Taormina e con l’Archeoclub di Giardini Naxos, Taormina e Valle dell’Alcantara.
In compagnia delle autrici e delle operatrici culturali di Civita esploreremo il fantastico mondo dell’Opera dei Pupi e del teatro popolare siciliano dichiarato dall’Unesco nel 2008 “Patrimonio immateriale dell’umanità”. Scopriremo tutti i suoi protagonisti – cavalieri, paladini, principesse e draghi – e poi lavoreremo con carta, forbici e pennelli per dar vita a originali pupi siciliani realizzati dai bambini.
L’appuntamento è per le 17.30 e il laboratorio è gratuito per tutti i partecipanti (ingresso al Parco di Naxos gratuito per il minore e per un adulto accompagnatore). Occorre prenotarsi al numero 329 9730771
SINOSSI del libro “Matteo e i pupi siciliani” (Algra Editore)
Testi di Pina Spinella e Giovannina Russo. Illustrazioni di Geraldine de Leòn
Matteo è un bambino curioso e appassionato di racconti fantastici. Una notte viene svegliato da un terribile drago a tre teste che entra nella sua stanza. Pilusu, il drago, si rivela in realtà un divertente compagno d’avventure. Per diverse notti lo condurrà, volando, in un mondo magico: quello di un antico Teatro dei pupi di Acireale. Qui conoscerà l’affascinante arte dell’Opera dei pupi che, pur essendo stata dichiarata dall’Unesco, nel 2008, Patrimonio orale e immateriale dell’umanità, rischia di scomparire insieme ai suoi personaggi. Matteo li ascolterà con emozione e prometterà di aiutarli. Un racconto coinvolgente in cui paladini, fanciulle, eroi e traditori si faranno portavoce di un mondo epico-cavalleresco che combatte “per la religione, per l’amore, per la gloria e per la fedeltà”