Quasi certamente urbano, almeno in epoca ellenistica, il santuario ricadeva nel settore settentrionale della città. Il suo tempio sopravvive inglobato nella chiesa di S. Pancrazio, che non ne ha intaccato i muri meridionale e settentrionale a blocchi isodomi, ancora ben in vista. Il tempio distilo in antis, su alto podio è generalmente datato tra la fine del III e gli inizi del secolo successivo.
Due iscrizioni, una in greco del II secolo a.C. (IG,XIV 433), l’altra in latino del I-II secolo d.C. (CIL,X 6889) permettono di attribuirlo al culto delle due divinità egizie. A tale documentazione epigrafica la statua di una sacerdotessa, databile al II secolo d.C., aggiunge una vivida testimonianza dell’antico paesaggio sacro.