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Parco Archeologico Naxos Taormina
 
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  • Mosaici

    Mosaico di Piazza Carmine

    Pavimento a ciottoli policromi (gialli, rosa, rosse, grigi e neri), spaccati e levigati in superficie, e a tessere relativamente grandi, poligonali (bianche e nere); il pannello centrale contiene un motivo geometrico formato da doppio quadrato con rosetta a sei petali inscritta su campo nero; nei triangoli di risulta agli angoli raffigurazione di delfini guizzanti.

    Databile per tecnica e figurazione al II secolo a.C. con raffronti ad Atene, Delo ed Eretria, il mosaico appartiene alla pavimentazione della zona a cielo aperto del peristilio di una abitazione privata. Del peristilio si conservano alcuni blocchi del basamento del colonnato sul lato sinistro.

    Mosaico di Salita Santippo, inizi II secolo d.C.
    Mosaico in bianco e nero a schema geometrico composto da griglia di cerchi formanti alle intersezioni fiori a quattro petali, mentre svastiche e motivi vegetali e geometrici occupano alternativamente la parte centrale dei circoli.

    Probabilmente appartenente alla pavimentazione del peristilio di una abitazione privata, il mosaico è databile agli anni iniziali del II secolo d.C. con paralleli con lo stile bianco e nero ad arabeschi floreali dell’Italia Centrale, e richiami a esemplari policromi scoperti nelle provincie africane, quali il “Mosaico delle Maschere” di Sousse (Tunisia), dove ricorre come a Taormina il motivo della svastica.

    Questo mosaico preannuncia l’introduzione di mosaici policromi che in Sicilia manifestano chiare influenze nord africane.

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